Che cosa è la carie?

La carie è una malattia degenerativa che colpisce e danneggia i tessuti duri dei denti con un’incidenza nella popolazione mondiale elevatissima.
Si considera infatti che almeno una volta nella propria vita si sia stati colpiti da una carie.

All’inizio di questo lento processo, la carie è asintomatica, ma quando i batteri cominciano a spingersi in profondità, il processo carioso comincia a dare disturbi, creando fastidi, come alitosi, ipersensibilità dentale e mal di denti.

È estremamente importante non sottovalutare questi sintomi, in quanto si potrebbe andare incontro a complicanze, come un ascesso dentale e granulomi.

Come possiamo diagnosticarla?

Durante la prima visita viene fatta al paziente una ortopantomografia, più comunemente conosciuta come panoramica dentale.

Questo tipo di radiografia è utile per ottenere un quadro generale sullo stato di salute della bocca del paziente.

Osservando questa radiografia, l’odontoiatra è in grado di individuare e valutare l’eventuale presenza di carie.

Lo step successivo è quello di effettuare al paziente una radiografia endorale, che si realizzerà nelle zone “a rischio” precedentemente indicate dalla panoramica dentale.
Qualora confermasse la presenza di carie, si procede esaminandone l’avanzamento sulla superficie dentale.

Se è stato infettato soltanto la parte superficiale dello smalto del dente, la carie si manifesta sulla superficie in una forma specifica: la cosiddette “white spot”. Si ragiona quindi sull’eventualità di procedere con un trattamento minimamente invasivo, come l’applicazione di fluoro, cercando di rimineralizzare lo smalto demineralizzato dalla carie; al quale però dovrà fare seguito una piena collaborazione da parte del paziente per poter migliorare l’igiene domiciliare, onde evitare possibili recidive cariose.

La progressiva azione destruente della carie porta al crollo di pareti intere del dente ed alla necessità di ricostruzioni di ampiezza sempre maggiore, fino alla protesizzazione dell’elemento dentale ormai compromesso.
L’invasione progressiva del tessuto dentinale può portare la carie ad invadere la polpa dentale causando dolore acuto e pulsante ed una possibile infezione (ascesso e/o fistulizzazione).

Carie dentaleQualora la polpa dentale fosse compromessa, si procede con la devitalizzazione del dente.
Con specifici strumenti si procede individuando i canali delle radici e si elimina la polpa infetta.
Tutti i canali del dente dovranno essere puliti dal tessuto infetto e i canali dovranno essere sterilizzati e sigillati. A questo punto si procederà con la ricostruzione delle superfici dentali.

Le cause che determinano lo sviluppo di una carie sono varie. Mentre la tipologia e la quantità della saliva, così come la qualità dello smalto dei denti possono favorirne la proliferazione, sicuramente la placca dentale ed i batteri in essa contenuti sono la principale causa.

Un’alimentazione ricca di zuccheri, il “vizio” del fumo, ed altri aspetti, modificano la flora del cavo orale, predisponendo alla malattia.

I sintomi della carie sono:
-Aumento della sensibilità: ad esempio al freddo;
-Variazione del colore dello smalto che potrebbe essere sotto minato;
-Dolore ingravescente nel tempo.

Conoscere come si manifesta potrebbe essere utile per stroncare sul nascere ogni possibile carie.

Prevenire è il modo più efficace per sconfiggere questa malattia.
Per poter applicare una prevenzione valida, ognuno di noi dovrebbe esaminare le proprie abitudini e la propria alimentazione mediante anche l’aiuto del proprio dentista di fiducia, cercando di evitare ogni possibile predisposizione alla carie.

La prevenzione della carie preverrebbe cicliche visite dal dentista e dall’igienista dentale.
L’esame radiografico che verrà eseguito ad ogni controllo potrà, assieme all’esame clinico, evidenziare processi cariosi iniziali, permettendo di evitare questa sequenza di fatti.

Una corretta e pedissequa prevenzione ridurrà in maniera esponenziale la probabilità di incorrere in questa patologia.

Trattare mediante otturazioni e devitalizzazioni è una soluzione parziale del problema e non evita la futura presenza di nuove carie in altri denti.
Riuscire ad evitare di stimolare la diffusione e lo sviluppo carioso è il modo corretto di agire.

La prevenzione è sempre la miglior cura in assoluto.