Quando si parla di protesi totale fissa su impianti si fa riferimento a un’innovativa tecnica implantologica che, basata su quattro o sei impianti dentali, è in grado di riabilitare un’intera arcata dentale.
Applicabile sia in caso di totale assenza dei denti che qualora i pazienti avessero una quantità limitata di denti in condizioni non ottimali, gli impianti realizzati per il sostegno della protesi fissa svengono inseriti all’interno dell’osso con un’inclinazione differente rispetto a quella dei normali impianti dentali. Quelli posizionati entro il settore frontale della bocca, infatti, sono paralleli sia tra loro che all’asse del dente, mentre quelli posteriori vengono inseriti con un’inclinazione compresa tra i 30° ed i 45°. È proprio la particolare inclinazione dei due impianti laterali a consentire al dentista di sfruttare la migliore qualità dell’osso delle regioni anteriori, di salvaguardare le strutture anatomiche nobili delle arcate mascellari e di garantire, così, ai pazienti una maggiore stabilità della protesi.
La protesi totale fissa realizzata su impianti viene inserita a ridosso dei quattro o sei impianti dentali. In questo modo si ottiene una distribuzione delle forze masticatorie ottimale ed equamente distribuita, così che ciascuno possa effettuare in totale serenità azioni quotidiane, quali masticare e parlare.
Come funziona?
L’inserimento di questo particolare tipo di protesi avviene attraverso un intervento minimamente invasivo e con una ridotta perdita di sangue, eseguibile sia anestesia locale che mediante sedazione cosciente, così da limitare al minimo il disagio. Grazie al numero ridotto di impianti, inoltre, sarà possibile sfruttare al meglio anche una scarsa disponibilità ossea del paziente, dovuta, ad esempio, al normale riassorbimento osseo e gengivale.
A seguito dell’intervento la riacquisizione della funzione masticatoria sarà quasi immediata, così come il ritorno alla normale vita quotidiana.